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Chi è Tamara chi è Santo Viola come il mare: attori e età

Chi è Tamara chi è Santo Viola come il mare: attori e etàChi è Tamara chi è Santo Viola come il mare: attori e età. Tamara Graziosi in Viola come il mare è interpretata dall’attrice Chiara Tron. Santo Viola, invece, è interpretato dall’attore David Coco. Chi sono Tamara e Santo? Conosciamoli meglio.

Chi è Tamara chi è Santo Viola come il mare: attori e età

Conosciamo meglio il personaggio di Tamara in Viola come il mare.

Scontrosa, svogliata, pessimista cosmica. Tamara Graziosi è l’esatto opposto di Viola… e del suo cognome. Se qualcosa può andare male, stai sicuro che ci andrà. Allora perché agitarsi? Perché sforzarsi tanto, quando per vivere basta fare lo stretto indispensabile?

La sua unica ambizione nella vita è ricevere uno stipendio che le consenta di avere una casa dove vivere rigorosamente da sola. Lavora come cameraman nella redazione di Sicilia WebNews, dove per sopravvivere a un ambiente maschilista e agguerrito ha imparato la nobile arte del “mimetismo”.

Obiettivo: starsene sempre e comunque per i fatti suoi. Individualista e con una buona dose di misantropia, Tamara non ha relazioni sociali, eccetto quelle finalizzate a scopi puramente pratici, tipo dare l’ok al giornalista di turno, ordinare un caffè al bar, o fare sesso.

Già, perché Tamara ha una vita sessuale particolarmente attiva. Sia chiaro, sesso inteso puramente come ginnastica, senza alcun tipo di coinvolgimento. Troppa fatica. Se Viola è la bella addormentata che aspetta il bacio del principe, Tamara, se la baci mentre dorme, ti tira un pugno. Allergica agli abbracci, alle manifestazioni di gioia, all’ottimismo. A Viola in pratica… ma con il tempo diventerà la sua migliore amica.

Chi è Santo di Viola come il mare?

Un uomo distinto, fermo e autoritario. Santo ricopre la carica di Pubblico Ministero di Palermo. Ma soprattutto è il mentore di Demir, la cosa più vicina ad un padre che abbia mai avuto.

Lo ha salvato dalla strada, quando era solo un ragazzo e l’aveva trovato a frequentare un brutto giro in un periodo di ribellione della sua adolescenza. Da quella sera Santo non lo ha più mollato. È stato il primo a rimboccargli le coperte di notte. È riuscito a fargli credere di nuovo in qualcosa: nella giustizia e nel lavoro.

Gli ha anche fatto capire di avere un talento, convincendolo ad entrare in polizia. E Santo è ancora l’unico che riesce ad aprirgli gli occhi quando perde lucidità, e non ha paura di pronunciare le due parole che Francesco proprio non può tollerare: “hai sbagliato”. 

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