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Can Yaman e il padre riuniti in un’occasione speciale

Can Yaman e il padre per la prima riuniti in un'occasione specialeCan Yaman e il padre riuniti in un’occasione speciale. Nuovo anno e nuovi ricongiungimenti. Il 2021 ha portato i grande attore turco Can Yaman ha riabbracciare il padre, dopo mesi di lontananza a causa del lavoro appunto di Can Yaman.

Can Yaman e il padre riuniti in un’occasione speciale

Un nuovo anno festeggiato con gli affetti più cari: Can Yaman ha postato sul suo account instagram una foto con il padre ( i due sono proprio una goccia d’acqua) augurando a tutti i suoi followers un buon 2021. Ebbene sì: l’attore di Daydreamer ha voluto manifestare tutto l’amore che prova per il padre e  sopratutto esprimere tutta la sua felicità per aver rivisto il genitore dopo mesi di lontananza.

Can è figlio unico, ha frequentato il liceo italiano dopo il Bilfen College. E’ stato sempre uno dei migliori. Ha una certa predilezione per le lingue. Infatti riesce ad imparare una nuova lingua in due o tre mesi.Ha seguito le orme del padre nell’avvocatura e poi ha deciso di fare l’attore. Il rapporto con la sua famiglia, anche sei i genitori sono separati è davvero ottimo. Per Can Yaman, infatti, la famiglia è un costante punto di riferimento.

 

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Can Yaman il nuovo anno e la famiglia

Can Yaman ha sempre parlato bene della sua famiglia. “Mi hanno sempre trasmesso valori importanti, ed è quello che conta”, ha sempre dichiarato l’attore.

Il padre di Can lo ha supportato anche quando Can Yaman ha deciso di fare l’attore.

“Mi è capitato quando facevo l’avvocato. Ho capito che non volevo fare il legale. Avevo troppa energia da sprigionare. In Price Waterhouse & Cooper avevo iniziato nel settore del mergers, acquisition e tax. Quindi facevo diritto societario. Ero comunque aperto a tutto. Fare l’avvocato mi annoiava. E anche mio padre ha capito il mio disagio!”

“Come carattere sono una persona che rischia di tediarsi spesso. Quando succede, alla fine me ne vado. Bisogna che non mi annoi mai. Non voglio sapere cosa farò tra 10 anni, perché pensare questo mi annoia, appunto. Voglio essere aperto. Non voglio sapere. Mi voglio sorprendere da solo, accogliere ciò che la vita, anche inavvertitamente, mi porterà.”

 

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