
Anne Frank era una giovane ebrea tedesca nata a Francoforte sul Meno il 12 giugno 1929. Nel 1933, a seguito dell’ascesa al potere del partito nazista, la sua famiglia fu costretta a fuggire dalla Germania e si stabilì ad Amsterdam, nei Paesi Bassi.
Tutto su Anna Frank
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Nel luglio 1942, a causa dell’invasione tedesca dei Paesi Bassi, i Frank si nascosero in un locale situato sopra agli uffici della ditta di Otto Frank, l’Opekta. Assieme a loro, trovarono rifugio la famiglia van Pels e il dentista Fritz Pfeffer.
Anne scrisse un diario durante il suo periodo di clandestinità, dal 12 giugno 1942 al 1 agosto 1944. Il diario, intitolato “Il diario di Anna Frank“, è uno dei resoconti più noti della Shoah.
Il 4 agosto 1944, i Frank e gli altri occupanti del nascondiglio furono scoperti dalla Gestapo e arrestati. Furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, dove furono separati. Anne e sua sorella Margot furono inviate al campo di concentramento di Bergen-Belsen.
Come e dove è morta Anna Frank?
Anne e Margot morirono nel campo di concentramento di Bergen-Belsen nel febbraio o marzo 1945, all’età di 15 e 19 anni. La loro morte è stata attribuita a tifo esantematico.
Dove è sepolta Anna Frank?
Le spoglie di Anna e Margot non sono mai state ritrovate. Tuttavia, nel 1958, fu eretta una tomba commemorativa per loro nel Memoriale di Anna Frank ad Amsterdam.
Il diario di Anna Frank
Il diario di Anna Frank è stato pubblicato per la prima volta nel 1947. Da allora è stato tradotto in più di 70 lingue e venduto in oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo. Il diario è stato adattato per il cinema, la televisione e il teatro.
Il diario di Anna Frank è un potente resoconto della Shoah e della lotta per la sopravvivenza. È anche un racconto di speranza e resilienza.
Il “Diario” della ragazzina ebrea che a tredici anni racconta gli orrori del Nazismo torna in una nuova edizione integrale, curata da Otto Frank e Mirjam Pressler, e nella versione italiana da Frediano Sessi, con la traduzione di Laura Pignatti e la prefazione dell’edizione del 1964 di Natalia Ginzburg. Frediano Sessi ricostruisce in appendice gli ultimi mesi della vita di Anna e della sorella Margot, sulla base delle testimonianze e documenti raccolti in questi anni.
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