Alberto Scagni, il 43enne genovese condannato a 24 anni e 6 mesi per l’omicidio della sorella Alice a Genova. Scagni era stato trasferito in Valle Armea dopo l’aggressione subita nel carcere di Marassi, ma anche nel penitenziario di Sanremo il copione si è ripetuto.
Cosa è successo ad Alberto Scagni?
Scagni si trova in carcere per l’omicidio della sorella Alice, il primo maggio 2022. Scagni, che già in passato era stato vittima di pestaggi in cella, ora è in ospedale in condizioni gravissime.
Artefici del pestaggio, avvenuto nel carcere di Sanremo nella cella della sezione “detenuti protetti”, sono due detenuti di origine magrebina. Ora Scagni rischia la vita.
Sembra che i due detenuti che hanno picchiato a sangue Scagni fossero ubriachi e prima di prendersela con Scagni gli abbiamo devastato la cella.
Scagni uccise la sorella Alice
Il fatto risale al 1 maggio 2022. Oggi Scagni è stato torturato e l’intenzione dei due aggressori sembra fosse quella di ucciderlo.
“La situazione interna all’istituto penitenziario, con oltre 290 detenuti presenti, è diventata invivibile – ha denunciato Vincenzo Tristaino, segretario regionale Sappe per la Liguria -. Ieri sera due detenuti marocchini hanno tenuto in ostaggio un altro detenuto, condannato per avere ucciso la sorella a Genova, torturandolo per ore fin quasi ad ucciderlo. Solo un gruppo di agenti, coordinati dal Vicecomandante sul posto, hanno fatto irruzione con caschi protettivi e scudi per fare strada ad altri poliziotti al fine di salvare l’ostaggio e portarlo in ospedale.”
Il delitto. Scagni uccise la sorella Alice il primo maggio 2022 dopo averla aspettata per ore sotto casa di lei. Da mesi litigava con i parenti perché chiedeva continuamente soldi. In poche settimane aveva speso il fondo pensione da 15mila euro che i genitori gli avevano messo a disposizione. Così aveva iniziato a perseguitare la nonna e i vicini di casa.
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