
Maria Rosaria Boccia è una donna di 42 anni nata a Pompei, con una doppia laurea in Economia e una carriera variegata che spazia dalla moda alla medicina estetica. Attualmente si presenta sui social come presidente della Fashion Week Milano Moda e consigliere del Ministero della Cultura per i grandi eventi, anche se quest’ultimo incarico è stato smentito dal ministero.
Chi è Maria Rosaria Boccia
Boccia ha conseguito una laurea in Economia aziendale presso l’Università Parthenope nel 2005 e una seconda laurea in Economia e management presso l’Università telematica Pegaso. Recentemente ha avuto incarichi di docenza in Scienze della comunicazione e Media Digitali alla Federico II e in Pianificazione della comunicazione e marketing tra etica e deontologia all’Università “Luigi Vanvitelli”.
Oltre alla carriera accademica, Boccia collabora con il negozio di famiglia a Pompei che vende abiti da sposa. È stata inoltre coinvolta in diverse iniziative nella sua città natale, come la donazione di prodotti caseari durante la festa della città e l’organizzazione di screening medici durante il Festival della bellezza.
Maria Rosaria Boccia e il Ministro Sangiuliano
Boccia ha avuto una relazione con Sangiuliano, un aspetto che ha complicato ulteriormente la situazione. Il ministro ha tentato di raccomandare Boccia per ruoli ufficiali, ma la sua nomina è stata bloccata a causa della natura personale del loro rapporto. Sangiuliano ha dichiarato che la decisione di non procedere con la nomina era dovuta alla necessità di mantenere una separazione tra vita privata e professionale.
Accuse e difese
Maria Rosaria Boccia ha denunciato di essere stata “ingannata” e ha affermato che il suo nome è stato strumentalizzato da chi occupa posizioni di potere. Ha contestato le accuse di ricatto e ha sostenuto di essere stata vittima di una manipolazione della sua storia da parte di alcuni media e figure politiche. Boccia ha anche affermato di avere ottimi rapporti con Sangiuliano e di non aver mai esercitato pressioni su di lui.
Implicazioni politiche
Il caso ha attirato l’attenzione della premier Giorgia Meloni, che ha difeso Sangiuliano, nonostante le crescenti pressioni per le sue dimissioni. La situazione ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull’uso del potere all’interno del governo, con i Verdi che hanno presentato un esposto per peculato, suggerendo che ci siano state irregolarità nei rapporti tra Boccia e il ministero.