Funerali Gigi Proietti quando dove saranno celebrati camera ardente

Funerali Gigi Proietti quando dove saranno celebrati camera ardente. La morte del grande attore Gigi Proietti all’età di 80 anni il 2 novembre 2020, giorno del suo compleanno, ha sconvolto l’Italia e tutto il mondo dello spettacolo. Quando saranno celebrati i funerali di Gigi Proietti? Verrà allestita la camera ardente?

Funerali Gigi Proietti quando dove saranno celebrati camera ardente

Si celebreranno giovedì 5 novembre i funerali di Gigi Proietti. Le esequie del grande attore romano si terranno nella chiesa degli artisti di piazza del Popolo a Roma. Molto probabilmente il funerale sarà coperto da una diretta televisiva, anche per evitare che si creino troppi assembramenti in Piazza del Popolo causa pandemia.

Gigi Proietti e la camera ardente

Mercoledì 4 novembre sarà allestita la camera ardente per Gigi Proietti in Campidoglio mentre il giorno successivo, come vi abbiamo detto, è in programma il funerale all’interno della chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo. Si prevede un lungo corteo che toccherà le più importanti zone della città frequentate dall’attore, a cominciare la quartiere in cui è nato. Si cercherà di fare tutto, a detta della sindaca raggi, nel rispetto del distanziamento sociale per prevenire contagi da Covid.

Gigi Proietti la causa della morte del grande attore italiano

L’attore romano se ne è andato in una clinica romana intorno alle 5.30 del 2 novembre, giorno del suo 80esimo compleanno:

“È venuto a mancare al nostro affetto”, hanno scritto i familiari. Le condizioni di salute di Gigi Proietti si erano aggravate nella giornata del 1 novembre. Proietti era da giorni ricoverato in una clinica privata, per la precisione 15, per problemi cardiaci. L’attore era stato ricoverato in terapia intensiva dopo un malore. Si parla di un attacco cardiaco.

Le ultime dichiarazioni alla stampa di Proietti sono state relative alla situazione pandemica.

“Lo definirei lo Zorro dei virus. Perché? Bè, perché mi pare molto mascherato”.

 “Sì, sto in clausura, ma mi sento un privilegiato. Rispetto a tanti altri concittadini che magari abitano in piccoli appartamenti, senza una terrazza, senza uno sfogo, io almeno ho un giardino, che in questo momento è a dir poco vitale. E pensare che, tempo fa, volevo cambiare casa”.