
Chi è Gabrio Uomini e donne età e cognome del corteggiatore di Andrea Nicole. La tronista Andrea Nicole lo ha definito un gigante buono: lui è di nazionalità russa e si chiama Gabrio. Chi è Gabrio di Uomini e donne? Conosciamo meglio la sua storia.
Chi è Gabrio Uomini e donne età e cognome del corteggiatore di Andrea Nicole
E’ il corteggiatore della tronista, che un tempo è stata uomo, Andrea Nicole. Si chiama Gabrio, viene dalla Russia ma è è stato adottato all’età di 8 anni da una famiglia di Forlì. E’ un “gigante buono” e soprattutto è molto bello. La sua storia di vita è molto triste, una storia che il ragazzo ha voluto raccontare in una lettera alla tronista Andrea Nicole.
Gabrio ha un figlio di nome Ethan avuto da una precedente relazione, che abita in un’altra regione, ma due volte al mese lo raggiunge per passare del tempo con lui. Gabrio di cognome fa Landi. Di lavoro fa l’operatore ecologico.
Chi è Gabrio di Uomini e donne e la sua triste storia
La lettera di Gabrio:
“Nasco in Russia, in una città che si chiama Volvograd, la vecchia Stalingrado. I miei ricordi partono dai quattro anni, i miei genitori biologici si erano separati e a me avevano detto che mio padre fosse morto. Dovetti vivere con mia madre. Eviterò di darle tale merito e la chiamerò Lilit: non era mai in casa, era sempre in giro ad ubriacarsi e a farsi di qualcosa. Così per giorni ero costretto a provvedere a me stesso, anche settimane. Andavo a rubare o a fare la carità fuori dai supermercati, con in mano un vecchio cappello militare russo.”
“Cercavo di appesantire le mie mani quando non mi andava bene, andavo nei palazzi condominiali grigi e massicci. Lì facevo rampa per rampa e passavo al setaccio ogni porta, in cerca di qualche moneta. Una volta mi aprì una delle tante coppie, mi fecero entrare, non mi diedero dei rubli ma preferirono offrirmi un pasto, del brodo. Io mi affannai a mangiare, bagnando tutto il pane. Nel frattempo loro, stretti come quando si è addolorati, mi fissavano con gli occhi lucidi. Anche da piccolo odiavo quello sguardo di compassione, come lo odio oggi. Finito il pasto, chiesi se avevano da lasciarmi qualcosa per il ritorno a casa.”
“Mi nascondevo tra le fodere del divano e mi addormentavo nel mio pianto, quando Lillit tornava a casa, versava sempre in situazioni vergognose. L’unica cosa che faceva era cercare una cinghia in cuoio, mi frustava sino allo svenimento. Nel frattempo, fra un singhiozzo e l’altro, chiedevo “Perché mamma, perché”. Ma ciò che vedevo nei suoi occhi era la colpa della mia nascita. – ha concluso il corteggiatore di Uomini e Donne – Non racconterò mai più questa cosa, l’ho detto solo per pareggiare i conti per la nostra conoscenza”.