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Cinzia Dal Pino, una donna di 65 anni, è stata arrestata a Viareggio con l’accusa di omicidio volontario per aver investito e ucciso un uomo che le aveva rubato la borsa.
I fatti
Domenica sera, intorno alla mezzanotte, Said Malkoun, un algerino senza fissa dimora di 47 anni con precedenti per furto, ha scippato la borsa a Cinzia Dal Pino, titolare dello stabilimento balneare Milano alla Darsena di Viareggio.
La donna, a bordo del suo SUV, ha inseguito Malkoun sul marciapiede e lo ha investito volontariamente, schiacciandolo contro la vetrina di un negozio in via Coppino. Dopo averlo investito, Cinzia Dal Pino è scesa dall’auto, ha recuperato la sua borsa e si è allontanata.
Le immagini dell’agghiacciante investimento sono state riprese da una telecamera di videosorveglianza e sono state fondamentali per risalire all’identità della donna.
L’arresto della donna
Malkoun è stato trovato agonizzante sul marciapiede da una coppia di passanti, che hanno chiamato i soccorsi. L’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore, ma è deceduto poco dopo.
Meno di 24 ore dopo l’omicidio, la polizia ha fermato Cinzia Dal Pino, accusandola di omicidio volontario. La Procura di Lucca, guidata da Domenico Manzione, ha contestato l’accusa gravissima.
Questa mattina, martedì 10 settembre 2024, si terrà l’udienza di convalida del fermo davanti al gip. Cinzia Dal Pino dovrà decidere se rispondere alle domande del giudice.
Quali sono le motivazioni di Cinzia Dal Pino per aver commesso quell’omicidio
Cinzia Dal Pino ha giustificato il suo gesto di omicidio volontario affermando che l’uomo, Said Malkoun, le aveva rubato la borsa. Le sue uniche parole, dopo l’incidente, sono state: “Mi aveva scippato”. Questo commento suggerisce che la motivazione principale per il suo comportamento violento sia stata la reazione immediata e impulsiva a un furto subito.
L’azione di inseguire Malkoun con il SUV e investire intenzionalmente l’uomo, schiacciandolo contro una vetrina, indica una risposta estrema a una situazione percepita come minacciosa. La Procura di Lucca ha contestato a Dal Pino l’omicidio volontario, evidenziando la gravità dell’atto, che sembra andare oltre una semplice reazione di difesa personale.
In sintesi, la motivazione di Cinzia Dal Pino appare legata alla reazione a un furto, ma la sua risposta ha portato a conseguenze fatali, sollevando questioni legali e morali significative.