
Can Yaman in ospedale e il gesto che nessuno dimenticherà mai. No, Can Yaman sta bene e la sua presenza in ospedale è dovuta soltanto al suo grande cuore, all’attenzione che ha sempre avuto nei confronti dei bambini, quelli più fragili e che hanno bisogno di aiuto e di un sorriso in più.
Can Yaman in ospedale e il gesto che nessuno dimenticherà mai
Un abbraccio, una foto, un sorriso, tanto affetto: è questo ciò che si vede nella foto che vi mostriamo di seguito. Finalmente Can Yaman ha potuto dar vita al suo progetto sognato da tempo: quelli di aiutare i bambini in difficoltà, quelli ospedalizzati.
“Il mio sogno più grande? Quello di poter vedere i bambini ricoverati in ospedale tornare a giocare e a sorridere”, ha dichiarato recentemente l’attore.
Can Yaman, infatti, come hanno riportato in questi giorni molte testate nazionali, ha creato un’associazione senza scopo di lucro che si chiama “Can Yaman for Children ets”, creata appunto dall’attore turco che da sempre, seguendo il suo motto “L’amore genera amore”, cerca di dare una mano ai più piccoli, ai bambini in ospedale.
Can Yaman e l’amore per i bambini fragili
Lo scopo di Can Yaman è quello di raccogliere fondi da destinare agli ospedali in modo da promuovere attività di interesse sociale legate alla Pediatria e alla salute dei bambini che non stanno bene.
Al Corriere della Sera Can Yaman ha raccontato:
“Sono mesi che sto lavorando a questo progetto. Vorrei che tutti i bambini potessero tornare a sorridere come è giusto che sia”.
Il direttore generale dell’Umberto I Fabrizio d’Alba ha commentato:
“L’offerta di collaborare che ci arriva attraverso il sorriso contagioso di Can è un’opportunità preziosa che il Policlinico Umberto I saprà valorizzare. Il suo impegno a realizzare progetti di beneficenza da costruire insieme è più che ammirevole, e sarà per il nostro ospedale uno stimolo in più per coniugare le potenzialità di questa struttura ad azioni ‘straordinarie’ realizzando progetti volti al miglioramento delle cure e per il maggiore benessere dei nostri pazienti”.