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Bonus casa, ottieni subito il 50% di detrazione fino a 96000 euro: serve muoversi ora

Quali sono i requisiti e le scadenze, e quali documenti preparare subito per ottenere il Bonus Casa per detrarre fino a 96.000 euro.

Con la pubblicazione della Circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate del 19 giugno 2025, si chiariscono definitivamente le modalità e i requisiti per usufruire dei bonus edilizi nel 2025, fornendo un quadro aggiornato e dettagliato sugli incentivi fiscali destinati a chi desidera ristrutturare o migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione.

La normativa, in linea con le disposizioni della Legge di Bilancio 2024 (legge n. 207/2024), introduce novità importanti per cittadini e imprese, definendo con precisione cosa è ancora possibile ottenere e con quali condizioni.

Bonus casa 2025: detrazione al 50% fino a 96.000 euro per la prima abitazione

Tra i principali incentivi confermati per il 2025 figurano il Bonus Ristrutturazioni, l’Ecobonus, il Sismabonus, il Bonus Mobili e il Bonus Barriere Architettoniche. Tuttavia, il celebre Superbonus 110% così come era stato introdotto negli anni scorsi, non è più disponibile nella sua forma originaria. La detrazione agevolata al 50% rimane attiva, ma esclusivamente per chi ristruttura la prima casa, con un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro. Per gli immobili diversi dall’abitazione principale – come seconde case, immobili in affitto o uffici – la detrazione si riduce al 36%.

La circolare specifica che per accedere al bonus al 50% è necessario possedere due requisiti fondamentali: il diritto di proprietà o un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione) sull’immobile e l’effettivo utilizzo dell’immobile come abitazione principale. Questa distinzione, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, ha già trovato un primo orientamento nelle circolari precedenti dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, si prevede che nel 2026 e nel 2027 i bonus per la ristrutturazione della prima casa saranno ancora disponibili, ma con una detrazione ridotta al 30%. Un cambiamento rilevante riguarda l’Ecobonus, che fino al 2024 consentiva di ottenere incentivi anche per la sostituzione di vecchie caldaie con modelli a condensazione.

Dal 2025, in linea con le direttive europee a favore della sostenibilità ambientale, non sarà più possibile accedere al bonus per la sostituzione di impianti alimentati a combustibili fossili. La circolare 8/E sottolinea che i nuovi impianti devono essere accompagnati da una dichiarazione di conformità, requisito indispensabile per l’ammissibilità all’incentivo. Questa misura segna un passo deciso verso la decarbonizzazione e la promozione di tecnologie più ecologiche. La circolare ribadisce alcune regole fondamentali per evitare errori e rischi di perdita delle detrazioni. Tra queste, l’obbligo di effettuare i pagamenti tramite il cosiddetto “bonifico parlante”, che deve riportare la causale corretta, il codice fiscale del beneficiario e la partita IVA dell’impresa esecutrice dei lavori.

Bonus Casa, puoi richiedere fino al 50% di detrazioni con un massimo di 96mila euro – Chiechiera.it

È inoltre necessario conservare tutte le fatture relative agli interventi e, per i lavori che riguardano il risparmio energetico, inviare la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori. Nel caso di cessione del credito o sconto in fattura, è obbligatorio il visto di conformità rilasciato da un CAF o da un professionista abilitato. Una novità rilevante riguarda i ritardi nella comunicazione all’ENEA: se l’intervento non è esclusivamente energetico, la detrazione non viene persa, un aspetto importante per chi ha incontrato difficoltà nei tempi di invio della documentazione.

Il Superbonus, che ha rappresentato un forte incentivo in passato, continua a esistere in forma ridotta, con detrazione al 65%, ma solo per particolari soggetti quali condomini, persone fisiche che intervengono su edifici composti da due a quattro unità immobiliari anche se di proprietà unica, e alcune organizzazioni non lucrative di utilità sociale, di volontariato e associazioni di promozione sociale. Per queste ultime, il beneficio spetta esclusivamente per interventi con delibera assembleare approvata e comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) presentata entro il 15 ottobre 2024.

La Circolare n. 8/E costituisce dunque un documento essenziale per orientarsi correttamente nel variegato panorama dei bonus edilizi, per evitare errori nella domanda di accesso e per non perdere il diritto agli incentivi. Si raccomanda sempre di rivolgersi a un professionista qualificato, in grado di assistere nella raccolta della documentazione e nell’illustrazione dettagliata delle regole di accesso.

Mattia Senese

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