I due ragazzi sono stati ben attenti a non trovarsi mai vicini in queste prime ore nella casa insieme. Ieri notte però Alfonso è andato in cucina dove si trovava il tentatore e gli ha detto cosa pensava di lui e della sua entrata al GF. Ad Alfonso non è piaciuta la situazione in cui ha messo la sua ex Federica Petagna.
Il resoconto della lite tra Alfonso e Stefano al GF
“Ma tu ti sei reso conto della str***ata che hai fatto? Quello che hai fatto a una famiglia intera, non so se tu conosci la sua famiglia. Io a loro voglio bene, a te nun t n f0tt propr. Comm s’è potut sentì o padr e o frat, comm stann. Aviss penzà cient vot primm d fa iccos” . Mentre parlava Alfonso picchiava le mani sul bancone della cucina e Stefano gli ha detto di non farlo:
“Non battere le mani sul tavolo e non alzare la voce. Io poi non ti capisco!”.
Alfonso: “Io parlo come voglio, parlo napoletano, qual è il problema tuo? Sono napoletano e parlo napoletano”.
Stefano: “Il problema è che io non ti capisco. Se tu mi parli in dialetto io non ti capisco. Se vuoi parlare con me devi parlare italiano“.
Alfonso: “Oh Gesù ma ci sei con la testa? Ringrazio il Signore che non sono come te. Sapevi benissimo cosa sarebbe successo. Federica già la stavano offendendo quando è andato in onda il programma. Ma tu fai l’esperto di tv e poi mi sembri uno che dorme. Non ti ha detto né Maria De Filippi, né Temptation o il GF di mettere quella foto. Tu l’hai gettata in pasto ai lupi. Non dire che l’hai messa per aiutarla. Non mi far parlare perché ci sono cose che nemmeno posso dire. Ti sei preoccupato di come poteva stare suo padre? Sai com’è stato quando ha sentito quelle cose brutte su sua figlia? Se tu non hai pensato che avresti scatenato il caos allora sei sc*mo“.
Stefano: “Ho solo condiviso una nostra foto insieme. Chi sbaglia è chi scrive insulti o minacce. Io ho messo una foto perché si vociferavano tante cose, che lei usciva con quello o quell’altro e con quello scatto l’ho aiutata. Lei non mi diceva che la stavano offendendo. Lei non mi ha raccontato questo. Al massimo mi diceva ‘mi scrive il calciatore, mi scrive quest’altro‘”.