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“650 euro al mese per due anni”, il bonus che realizza tutti i tuoi sogni: se rientri nei requisiti è tuo

Dal 1° luglio cambiano i requisiti per accedere al bonus giovani, un incentivo che prevede l’esonero totale dal versamento dei contributi.

L’aggiornamento comunicato dall’INPS con il messaggio del 18 giugno chiarisce che per beneficiare dell’esonero contributivo sarà necessario che l’assunzione o la trasformazione comporti un incremento netto dell’occupazione nell’azienda.

L’incentivo previsto dal Decreto Coesione (decreto-legge 60/2024) copre il 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, esclusi i premi e contributi INAIL, con un limite massimo di 500 euro mensili per lavoratore. Tuttavia, per le sedi lavorative situate nelle regioni del Mezzogiorno – Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna – il bonus è maggiorato fino a 650 euro mensili, entro il limite del 50% dei costi salariali sostenuti dall’azienda.

Questo meccanismo è similare a quello già esistente per il cosiddetto “bonus donne”, volto a favorire l’occupazione femminile in condizioni di svantaggio.

Requisiti modificati e modalità di accesso

L’INPS spiega che, a seguito del negoziato con la Commissione Europea per la riprogrammazione del “Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027”, il Ministero dell’Economia ha stabilito che dal 1° luglio 2025 la fruizione dell’esonero contributivo sarà vincolata al requisito dell’incremento netto dell’occupazione aziendale, come richiesto da Bruxelles. Per questo motivo, il modulo di domanda per il bonus giovani è stato aggiornato con una dichiarazione esplicita che attesta il rispetto di questo requisito.

Il bonus si applica alle assunzioni e trasformazioni effettuate dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, rivolgendosi a giovani con meno di 35 anni all’atto dell’assunzione e che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato in precedenza. Sono esclusi i dirigenti, i lavoratori domestici e le assunzioni tramite contratto di apprendistato.

Il governo ha stanziato a tal fine fino a 1,429 miliardi di euro, finanziati nell’ambito del programma europeo “Giovani, donne e lavoro 2021-2027”.

Come presentare la domanda(www.chiechiera.it)

Per accedere al bonus giovani, il datore di lavoro deve presentare la domanda online tramite il Portale delle Agevolazioni INPS (ex DiResCo), con il modulo disponibile dal 16 maggio 2025. Nel caso del bonus maggiorato di 650 euro per il Sud, la domanda deve essere presentata prima dell’assunzione, pena la perdita del diritto all’incentivo. Per il bonus standard da 500 euro, invece, la richiesta può essere inoltrata anche successivamente all’assunzione.

La domanda deve contenere:

  • dati identificativi dell’impresa;
  • dati del lavoratore assunto o da assumere;
  • tipologia di contratto e percentuale oraria di lavoro;
  • retribuzione media mensile e aliquota contributiva datoriale;
  • indicazione della sede dove il lavoratore presterà servizio.

Il rapporto di lavoro deve essere instaurato entro 10 giorni dall’accoglimento della domanda, termine tassativo e non prorogabile. Sono escluse dall’agevolazione le imprese in difficoltà, i contratti di lavoro domestico e apprendistato, nonché i datori di lavoro che non hanno restituito eventuali aiuti di Stato.

L’agevolazione non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni contributive, ma è compatibile senza riduzioni con la max deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma Irpef prorogata fino al 2027.

Inoltre, nei sei mesi precedenti l’assunzione incentivata, il datore di lavoro non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nella stessa unità produttiva.

Il bonus giovani viene revocato con recupero delle somme già erogate se, entro sei mesi dall’assunzione incentivata, il datore di lavoro licenzia per giustificato motivo oggettivo il lavoratore assunto con il bonus o un altro lavoratore giovane della stessa unità produttiva e con la stessa qualifica. L’INPS effettua controlli rigorosi e, in caso di dichiarazioni false o uso improprio dell’incentivo, procede a sanzioni e recuperi.

Roberto Arciola

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